Nel 1984 venne pubblicato sulla rivista giapponese “Weekly Shonen Jump” il primo capitolo di “Dragon Ball“, scritto e disegnato da Akira Toriyama. Il manga in questione verrà poi ricordato da molti come il miglior battle shonen della storia. Non molti anni dopo diventò un punto forte dell’industria dei manga. Nel corso degli anni decine e decine di autori si sono ispirati al maestro Toriyama per le loro opere, pensiamo a celebri manga come “One piece” o “Naruto“. Ancora oggi molti autori prendono come punto di riferimento Dragon Ball per nuovi battle shonen, per esempio “My Hero Academia”, la cui pubblicazione avvenne circa 30 anni dopo l’opera di Toriyama.
In questo articolo parlerò più nel dettaglio della storia di Dragon Ball, partendo da cosa ispirò Akira Toriyama per la realizzazione di quest’opera fino ad analizzare le influenze che ha portato all’industria dei manga e degli anime.
Dragon Ball e le sue radici culturali: l’influenza di “Viaggio in Occidente”
Dragon Ball deve gran parte del suo fascino e della sua struttura narrativa all’influenza di “Viaggio in Occidente“, un classico della letteratura cinese scritto nel XVI secolo da Wu Cheng’en. Akira Toriyama, il geniale creatore di Dragon Ball, ha tratto ispirazione da questo antico romanzo per costruire il mondo del suo manga. La storia di “Viaggio in Occidente” segue le avventure del monaco Sanzang e dei suoi tre discepoli, tra cui Sun Wukong, il Re Scimmia, un personaggio che ha ispirato direttamente Son Goku, il protagonista di Dragon Ball.
Son Goku, con la sua coda di scimmia e le sue incredibili capacità fisiche, è una chiara reinterpretazione di Sun Wukong. Come Wukong, Goku è un essere straordinario con una forza sovrumana e un’incredibile capacità di superare sfide sempre più ardue. Toriyama ha riadattato queste caratteristiche, inserendole in un contesto di arti marziali e avventure fantastiche, mantenendo il tema cardine di crescita personale che caratterizza l’opera originale.
L’influenza di “Viaggio in Occidente” si riflette anche nella struttura narrativa di Dragon Ball. Le avventure di Goku spesso coinvolgono viaggi in luoghi esotici, incontri con creature mitologiche e la ricerca di potenti artefatti, come le Sfere del Drago. Questa struttura e la continua ricerca di potere sono parallelismi evidenti con il viaggio del monaco Sanzang verso l’illuminazione.
Inoltre, i personaggi di Dragon Ball mostrano spesso tratti e archetipi presenti in “Viaggio in Occidente“. Ad esempio, il compagno di viaggio di Goku, Bulma, che si ispira alla figura del monaco Sanzang, ma anche altri personaggi come Oolong e Yamcha si ispirano profondamente ai discepoli che accompagnano il monaco nel romanzo originale.
Questo legame culturale ha contribuito in modo significativo a fare di Dragon Ball uno dei migliori shonen nell’industria dei manga rendendolo un’opera amata a livello internazionale.
L’origine di Dragon Ball: come Akira Toriyama ha creato un capolavoro del manga shonen
Per parlare di come Akira Toriyama abbia dato vita ad uno dei migliori manga della storia, dobbiamo fare qualche passo indietro. Nel 1983, Toriyama concluse la sua celebre opera “Dr. Slump” e contattò il suo editore, Kazuhiko Torishima. Conoscendo la passione di Toriyama per i film di Jackie Chan, Torishima gli consigliò di produrre un manga sul kung fu. Questo suggerimento fu il seme che diede origine a Dragon Ball. Toriyama decise di esplorare questa nuova direzione e nello stesso anno pubblicò uno one-shot intitolato “Dragon Boy“. Quest’opera prendeva ispirazione sia dall’antica opera letteraria “Viaggio in Occidente” che dai film di Jackie Chan, combinando elementi di arti marziali con avventure fantastiche.
“Dragon Boy” fu accolto positivamente, dimostrando che c’era un grande potenziale in questa combinazione. Toriyama sviluppò ulteriormente l’idea, e nel 1984 nacque Dragon Ball. La trama di Dragon Ball segue le avventure di Son Goku, un ragazzo con una coda di scimmia e una forza straordinaria, che intraprende un viaggio per trovare le sette Sfere del Drago. Queste sfere magiche, una volta riunite, evocano il Drago Shenron che può esaudire qualsiasi desiderio. Durante il suo viaggio, Goku incontra amici come Bulma, Yamcha e Krillin, e affronta nemici formidabili come il malvagio re Pilaf e l’esercito del Red Ribbon.
Il successo iniziale dell’opera: un fenomeno nell’industria manga
Il successo iniziale di Dragon Ball ha avuto un impatto rivoluzionario sull’industria dei manga negli anni ’80. Dragon Ball ha rapidamente scalato le classifiche di vendita, diventando una delle serie più popolari di Weekly Shonen Jump e contribuendo in modo significativo all’aumento della circolazione della rivista.
Il manga non solo ha ridefinito gli standard per il genere shonen, ma ha anche aperto la strada a una nuova era di manga d’azione. La sua popolarità ha spinto altre case editrici a cercare serie simili, innescando un incremento di manga ispirati a Dragon Ball. Inoltre, il successo del manga ha portato alla produzione di un anime nel 1986, che ha ulteriormente amplificato l’impatto di Dragon Ball sull’industria, rendendo il franchise un fenomeno culturale globale. Grazie a Dragon Ball, Akira Toriyama è diventato uno degli autori più influenti del settore, e la serie ha posto le basi per molte convenzioni che sono ancora prevalenti nei manga shonen odierni.
Dragon Ball Z: l’espansione del migliore shonen nell’anime
Nel 1986, la Toei Animation ha prodotto l’adattamento animato dei primi sedici volumi del manga Dragon Ball. L’anime ha coperto le avventure di Goku dal suo incontro con Bulma fino alla conclusione del 23° Torneo Tenkaichi, terminando nel 1989 con un totale di 153 episodi. Tuttavia, con altri 26 volumi del manga ancora da adattare, la Toei Animation aveva piani ambiziosi per continuare l’adattamento con una nuova serie. I produttori chiesero ad Akira Toriyama un titolo adatto per questa nuova fase e, nel 1989, nacque “Dragon Ball Z“.
Dragon Ball Z, che riprende le avventure di Goku dalla “Saga dei Saiyan” fino alla “Saga di Majin Buu”, ha ampliato l’universo di questo franchise e portato la serie a nuove vette di popolarità. L’anime ha introdotto nuovi personaggi iconici, combattimenti ancora più epici e trame più complesse. Con un totale di 291 episodi, Dragon Ball Z si è concluso nel 1996, consolidando il suo status di fenomeno globale portando alla “Toei Animation” un incasso di circa 112 milioni di euro.
La serie ha avuto un impatto enorme non solo in Giappone, ma anche a livello internazionale, contribuendo a diffondere la cultura degli anime in tutto il mondo. Dragon Ball Z è diventato sinonimo di shonen anime, influenzando generazioni di fan e stabilendo nuovi standard per il genere. Grazie a Dragon Ball Z, il franchise di Dragon Ball è diventato uno dei più iconici nella storia degli anime, segnando un’epoca e lasciando un’eredità duratura nell’industria dell’intrattenimento.
Dragon Ball GT e Super: da recuperare o da scartare?
Dopo la conclusione di Dragon Ball Z, la Toei Animation volle creare una serie completamente originale che non adattasse opere già scritte e disegnate da Akira Toriyama. Nel 1996 nacque “Dragon Ball GT”, che continuò fino al 1997 con una durata di 64 episodi. Anche se questo anime non è tratto da nessuna opera di Akira Toriyama, l’autore intervenne nella produzione del logo e di alcuni character design. Tuttavia, la critica non apprezzò quest’opera a causa della trama ritenuta banale e della gestione dei personaggi principali, considerati “goffi” e fuori carattere.
Nel 2015, per celebrare il 30º anniversario di Dragon Ball, è stata lanciata “Dragon Ball Super”. A differenza di GT, questa serie ha visto un coinvolgimento diretto di Akira Toriyama, che ha contribuito alla trama e al design dei nuovi personaggi. Dragon Ball Super riprende le avventure di Goku e dei suoi amici dopo la sconfitta di Majin Buu, introducendo nuove saghe come la “Saga del Dio della Distruzione” e la “Saga del Torneo del Potere“. L’anime ha riscosso un grande successo, sia tra i vecchi fan che tra le nuove generazioni, grazie alla sua combinazione di nostalgia e innovazione.
Dragon Ball GT e Dragon Ball Super rappresentano due approcci distinti al franchise. Mentre GT è spesso criticato per la sua esecuzione, Super ha riportato l’entusiasmo per Dragon Ball, grazie a una trama avvincente e alla fedeltà allo spirito originale della serie. Per i fan, Dragon Ball Super è da recuperare assolutamente sebbene criticato per la carenze grafiche in alcuni punti, mentre GT rimane un’opzione interessante per chi desidera esplorare tutte le sfaccettature del mondo di Dragon Ball.
Dragon Ball e la sua influenza sulla generazione di nuovi mangaka shonen
Il capolavoro di Toriyama ha esercitato un’influenza profonda e duratura sulla generazione di nuovi mangaka shonen, ridefinendo i canoni del genere e ispirando innumerevoli autori. Le innovative tecniche narrative e i personaggi memorabili creati da Akira Toriyama hanno tracciato una strada che molti mangaka hanno seguito.
Serie come “One Piece” di Eiichiro Oda e “Naruto” di Masashi Kishimoto devono molto a Dragon Ball, non solo per le similitudini tematiche e stilistiche, ma anche per l’approccio dinamico e coinvolgente alla narrazione di avventure epiche. “My Hero Academia” di Kohei Horikoshi, incorpora molte delle lezioni apprese dal lavoro di Toriyama, come la crescita personale dei protagonisti, i combattimenti spettacolari e l’importanza dell’amicizia e del coraggio.
Dragon Ball ha quindi non solo stabilito un modello di successo per i manga shonen, ma ha anche ispirato un’intera generazione di creatori, contribuendo a perpetuare la vitalità e la creatività del genere.
Perché l’opera di Toriyama rimane il migliore shonen: un’analisi delle sue caratteristiche senza tempo
Dragon Ball rimane il migliore shonen grazie alle sue caratteristiche senza tempo che continuano a conquistare generazioni di fan. Una delle qualità principali è la capacità di Akira Toriyama di creare personaggi indimenticabili con cui i lettori possono identificarsi. Protagonisti come Son Goku e Vegeta incarnano valori universali come il coraggio, la perseveranza e l’amicizia, rendendoli esempi ispiratori.
La trama avvincente e ricca di colpi di scena mantiene costantemente alta l’attenzione del pubblico, con ogni saga che introduce nuove sfide e nemici formidabili. I combattimenti, coreografati in modo spettacolare, combinano strategia e pura forza bruta, offrendo una continua evoluzione delle abilità dei personaggi. Inoltre, l’universo di Dragon Ball è vasto e ben sviluppato, con una mitologia interna ricca e coerente che aggiunge profondità alla narrazione.
L’umorismo e la leggerezza presenti in molte scene bilanciano i momenti più intensi, rendendo il manga accessibile a un pubblico di tutte le età. Infine, la capacità di Dragon Ball di reinventarsi e rimanere rilevante attraverso nuove serie come Dragon Ball Super dimostra la sua eterna influenza nel mondo dei manga e degli anime. Queste caratteristiche combinate assicurano che Dragon Ball continui a essere un pilastro fondamentale nel panorama dei manga shonen.
Riposa in pace maestro Toriyama
Articolo molto interessante,preciso e con accurata grammatica.Come già detto dall’ autore,dragon ball è uno dei migliori shonen,nonostante possa esserci qualcuno scettico riguardo esso.